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Amanda Knox torna in aula per difendersi dalle Accuse di Calunnia
La Corte d’Assise d’Appello di Firenze valuterà nuovamente il caso di calunnia contro Patrick Lumumba
Firenze – Amanda Knox, la cittadina statunitense di 36 anni assolta dall’accusa di omicidio nel caso Kercher, sarà presente domani, 5 giugno, nell’aula della Corte d’Assise d’Appello di Firenze per difendersi dalle accuse di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, ex datore di lavoro in un pub di Perugia. Knox spera di “scagionare il suo nome una volta per tutte” dalle false accuse che risalgono al caso dell’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto il 1º novembre 2007 a Perugia.
In un messaggio su Instagram rivolto ai suoi follower, Knox ha scritto: “Il 5 giugno entrerò nella stessa aula di tribunale in cui sono stata riconvocata per un crimine che non ho commesso. Questa volta per difendermi di nuovo. Spero di cancellare una volta per tutte le false accuse contro di me. Auguratemi buona fortuna. Crepi il lupo!”
Knox è stata assolta in via definitiva, insieme a Raffaele Sollecito, per l’omicidio di Meredith Kercher. Tuttavia, poche settimane dopo il delitto, Knox aveva indicato Lumumba come il presunto autore del delitto in un memoriale agli inquirenti, il 6 novembre 2007, prima di essere trasferita in carcere con l’accusa di omicidio. Lumumba, completamente estraneo ai fatti, trascorse 14 giorni in carcere prima di essere scagionato.
Il procuratore generale Ettore Squillace, durante l’udienza del 10 aprile, ha chiesto di confermare la condanna a tre anni di reclusione per Knox, sostenendo che la stessa fosse “consapevole dell’innocenza di Lumumba” e che avesse fatto il nome di un innocente per sviare le indagini. Secondo Carlo Pacelli, avvocato di Lumumba, Knox avrebbe fatto il nome del suo datore di lavoro sotto pressione degli investigatori.
La Corte di Cassazione ha annullato la precedente condanna per calunnia e ha ordinato un nuovo processo sulla base di una pronuncia della Corte europea per i diritti dell’uomo, accogliendo il ricorso presentato dalla difesa di Knox contro la condanna a tre anni (già scontati durante i quattro anni di detenzione per l’omicidio).
Knox ha già passato quasi quattro anni in prigione per l’omicidio di Kercher, prima di essere assolta. Rudy Guede, l’unico condannato per l’omicidio in rito abbreviato, sta scontando una pena di 16 anni.
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(con fonte AdnKronos)
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