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Arrestata in Pakistan madre di Saman Abbas, già condannata all’Ergastolo
Saman Abbas, una ragazza di 18 anni, fu uccisa a Novellara, in Italia. A dicembre scorso, i suoi genitori furono condannati all’ergastolo per il suo omicidio, mentre lo zio fu condannato a 14 anni di reclusione. I cugini, invece, furono assolti.
La madre di Saman, Nazia Shaheen, che era attivamente ricercata, è stata arrestata in Pakistan. La sua condanna all’ergastolo, insieme a quella del marito Shabbar Abbas, fu pronunciata dalla Corte d’Assise del Tribunale di Reggio Emilia a dicembre dell’anno scorso. La Corte riconobbe la sola aggravante del rapporto di discendenza, escludendo quella della premeditazione per tutti gli imputati.
Ruolo della Madre nell’Omicidio
Secondo le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise, non è escluso che la madre di Saman possa aver partecipato attivamente all’omicidio. Le oltre 600 pagine del provvedimento evidenziano che la presenza della madre sulla scena del crimine, in un momento critico, non permette di escludere che abbia effettivamente aiutato lo zio Danish Hasnain nell’azione di strozzamento che ha portato alla morte della ragazza.
La Corte d’Assise scrive:
“Non ci sono elementi certi in base ai quali affermare che sia stato Danish Hasnain da solo a eseguire materialmente l’azione di strozzamento che ha portato alla morte Saman Abbas. Difatti la circostanza che Nazia Shaheen, la madre della vittima, scompaia dalla vista delle telecamere per un minuto, con Saman ancora in vita, non consente di escludere con certezza che anche lei abbia effettivamente partecipato all’omicidio, tenendo ferma la figlia mentre lo zio Danish le afferrava il collo, o che sia stata lei direttamente, anche da sola, a serbare la condotta materiale con cui si è determinata l’asfissia meccanica da strozzamento o da strangolamento che ha portato alla morte Saman.“
Coinvolgimento del Padre
Anche il padre, Shabbar Abbas, potrebbe aver partecipato attivamente all’omicidio. La Corte nota che, pur essendoci incertezze su chi abbia materialmente ucciso Saman, ci sono molteplici e convergenti indizi che indicano un coinvolgimento pieno e paritario di Shabbar, Nazia e Danish nell’omicidio.
“Non può escludersi, con certezza assoluta, che l’omicidio possa essere avvenuto in un momento di poco successivo, con la conseguente possibilità di ipotizzare anche un apporto materiale del padre, Shabbar Abbas, nel momento in cui esce nuovamente di casa sei minuti dopo la mezzanotte, inoltrandosi lungo la carraia e facendo ritorno dopo sei minuti, con in mano quello che sembra essere lo zaino portato prima in spalla da Saman.“
La Corte d’Assise ritiene che, nonostante alcune incertezze, ci siano sufficienti indizi per inferire che tutti e tre – Shabbar, Nazia e Danish – siano pienamente coinvolti e compartecipi nell’omicidio di Saman Abbas.
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(con fonte AdnKronos)
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