Bruxelles: oggi inizia il summit tra accordi ed esclusioni importanti
Tensioni e Accordi a Bruxelles in Vista della Legislatura 2024-29, numeri alla mano servono altri voti per Ursula von der Leyen
A Bruxelles in questi giorni si alterna un flusso continuo di voci, indiscrezioni e di negoziati. Tuttavia, un punto fermo emerge: martedì, tramite l’agenzia Dpa, è trapelato l’accordo sui “top jobs” dell’UE per la legislatura 2024-29. I negoziatori del Partito Popolare Europeo (Ppe), dei Socialisti e Democratici (Pse) e di Renew hanno concordato su Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea, Antonio Costa come presidente del Consiglio Europeo e Kaja Kallas come Alto Rappresentante.
Accordi Anticipati e Reazioni Politiche
L’anticipazione dell’accordo rende il vertice di oggi e domani a Bruxelles una quasi formalità, causando disappunto tra chi è rimasto fuori dall’intesa, come Giorgia Meloni, Petr Fiala e Viktor Orban. La cena informale del 7 giugno è stata un chiaro segnale di tensione, con leader come Charles Michel e altri costretti ad attendere i negoziatori per ore.
Regole di Votazione e Maggioranze
Secondo le regole, per approvare le nomine è necessaria una maggioranza qualificata rafforzata: almeno 20 paesi membri che rappresentano il 65% della popolazione UE. Ppe, Pse e Renew insieme contano su 22 capi di Stato e di governo, garantendo una solida maggioranza. Tuttavia, il Consiglio Europeo tenta di essere il più inclusivo possibile, anche se le regole permettono alla maggioranza di prevalere se necessario.
Possibili Complicazioni e Strategie
Nonostante l’apparente sicurezza dell’accordo, la rielezione di Ursula von der Leyen non è scontata. Nel Parlamento Europeo, von der Leyen ha bisogno di almeno 361 voti, ma al momento non li ha. Il margine di franchi tiratori stimato potrebbe complicare la sua rielezione. Pertanto, von der Leyen potrebbe cercare ulteriori appoggi, inclusi quelli di Giorgia Meloni e dei Fratelli d’Italia.
Prospettive Future e Prossimi Passi
Dopo il Consiglio Europeo, la partita si sposterà a Strasburgo, dove i numeri saranno meno sicuri. Von der Leyen potrebbe cercare supporto sia a destra, tra l’Ecr, che a sinistra, tra i Verdi, senza però formalizzare nuove alleanze. La riunione costitutiva dell’Ecr è slittata al 3 luglio, e gli aiuti militari all’Ucraina tramite l’Epf restano bloccati dal veto ungherese.
Conclusioni e Agenda del Vertice
L’agenda del vertice è fitta: Ucraina, Medio Oriente, sicurezza, competitività, migrazioni e molto altro. Volodymyr Zelensky sarà presente per firmare un accordo sulla sicurezza dell’Ucraina. Il messaggio ai leader georgiani, invece, sarà chiaro: il percorso intrapreso con la “legge russa” allontana la Georgia dall’adesione all’UE.
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(con fonte AdnKronos)
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