Guerra Ucraina: il tritacarne della strategia russa e le conseguenze devastanti
Secondo i rapporti degli 007 occidentali, i soldati russi subiscono perdite significative mentre Mosca continua a reclutare nuove truppe per continuare l’offensiva in Ucraina
Nel corso di maggio, i soldati russi in Ucraina hanno affrontato una media di oltre 1.000 perdite al giorno, secondo fonti di intelligence occidentali. Nonostante ciò, Mosca ha reclutato dai 25.000 ai 30.000 nuovi soldati al mese, mantenendo così un’afflusso costante di truppe per le operazioni sul campo di battaglia. Questo approccio ha permesso alla Russia di continuare a inviare ondate di truppe contro le difese ucraine, nonostante le perdite significative e il costo umano elevato.
Le tattiche aggressive russe hanno portato a successi in alcuni casi, come nelle battaglie di Avdiivka e Bakhmut, ma hanno incontrato resistenza significativa vicino a Kharkiv questa primavera. L’intento principale della Russia sembrava essere la creazione di una zona cuscinetto lungo il confine ucraino, anche se i tentativi di avanzamento non hanno minacciato direttamente Kharkiv e sono stati respinti dalle forze ucraine.
Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, i russi hanno tentato di fare progressi significativi, ma hanno incontrato resistenza. Le operazioni russe hanno provocato perdite intense, con maggio che ha visto una media di 1.200 morti al giorno, il picco più alto della guerra secondo analisti britannici. La città di Vovchansk è stata particolarmente devastata dagli scontri, evidenziando le dure condizioni sul fronte.
L’uso diffuso di droni, mitragliatrici e artiglieria ha costretto la Russia a inviare reclute meno addestrate in tempi rapidi, aumentando ulteriormente il bilancio umano della guerra. Allo stesso tempo, la presenza onnipresente di droni ha reso più facile individuare e colpire le forze nemiche, rendendo le operazioni sul campo aperto estremamente rischiose.
Mentre Mosca minimizza pubblicamente le perdite, stime occidentali suggeriscono che almeno 350.000 soldati russi siano stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022, con alcune stime britanniche che superano i 500.000. Le autorità ucraine non divulgano dettagli precisi sulle loro perdite, ma il presidente Zelenskyj ha indicato che i 31.000 soldati ucraini uccisi durante i primi due anni di conflitto potrebbero essere un sottovalutazione delle vere perdite.
Le stime delle vittime sono basate su varie fonti, tra cui immagini satellitari, intercettazioni di comunicazioni e resoconti ufficiali. Tuttavia, i dati rimangono soggetti a variazioni e discrepanze tra gli analisti e i governi coinvolti nel conflitto, ed è impossibile verificarli con certezza.
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(con fonte AdnKronos)
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