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L’anticiclone africano Minosse porta temperature estreme e polveri sahariane, con seri rischi per la salute pubblica. La SIMA consiglia massima attenzione

 

L’Italia è investita dalla prima ondata di caldo della stagione, intensificata dall’anticiclone africano Minosse, che colpisce soprattutto il Centro-Sud. Se ieri solo Perugia aveva il bollino rosso nel bollettino del Ministero della Salute, oggi, venerdì 21 giugno, sono ben otto i capoluoghi con livello massimo di allerta: Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti e Roma. Un leggero miglioramento è previsto per sabato 22 giugno, con solo due città (Bari e Campobasso) in allerta rossa e una (Catania) in allerta arancione.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha lanciato un avviso sulla “massima attenzione sul fronte sanitario”, a causa del mix di caldo estremo e polveri sahariane, che peggiorano la qualità dell’aria e rappresentano un rischio per la salute, soprattutto per le categorie più fragili. Il presidente della SIMA, Alessandro Miani, ha spiegato che la polvere del Sahara si sta mescolando con il PM2.5 e PM10 già presenti nell’aria, aggravandone la qualità. Bambini, anziani, cardiopatici e persone con malattie respiratorie, come l’asma, sono i più vulnerabili. Queste polveri possono contenere metalli pesanti, aumentando ulteriormente i rischi per la salute.

Miani ha ricordato che le polveri desertiche possono causare un aumento del 20% delle infezioni respiratorie nei bambini esposti. Inoltre, il caldo estremo, con temperature superiori di 12 gradi rispetto alla media, può provocare disturbi lievi come crampi e svenimenti, fino a problemi più gravi come congestione e disidratazione, aggravando le condizioni di salute delle persone con patologie croniche preesistenti.

La SIMA ha ribadito che ondate di calore e polveri sahariane non sono fenomeni nuovi in Italia, ma la loro frequenza e intensità sono in aumento a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, con impatti diretti sull’ambiente e sulla salute pubblica.

Per fronteggiare l’ondata di caldo, la SIMA consiglia di:

  • Evitare l’esposizione diretta al sole e uscire di casa solo nelle ore più fresche.
  • Assicurare un adeguato ricambio d’aria in casa e agevolare la ventilazione naturale.
  • Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole.
  • Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche.
  • Fare bagni e docce frequenti con acqua tiepida.
  • Assumere almeno 1,5-3 litri di acqua al giorno, evitando alcolici e preferendo cibi ricchi d’acqua.
  • Proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
  • Indossare abiti in fibre naturali, come lino o cotone, e traspiranti, meglio se di colore chiaro.
  • Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde.

La situazione resta critica, con un caldo estremo che si prevede possa durare ancora per qualche giorno, aumentando la necessità di misure preventive e attenzione alla salute.

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